domenica 30 agosto 2009

Caduti dal Muro

Avevo già letto con estremo piacere Le nuvole non chiedono permesso e Antartide di Tito Barbini, così venerdì scorso sono andato a La Spezia per la presentazione del suo nuovo libro a quattro mani.



Adesso questa nuova moleskine rossa è pronta sul comodino per essere gustata con piacere. Da quello che ho capito è un viaggio diverso dai due precedenti che tanto mi avevano entusiasmato. Questo è un viaggio di confronto. Confronto tra i due autori, Confronto tra gli anni: prima e dopo la caduta del muro. Confronto tra le idee politiche.

Nel suo penultimo libro l'autore dichiarava:
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Un tempo sia il passato che il futuro erano qualcosa di molto spazioso, ma in fondo appena sufficiente per contenere quello che troppo spesso ho chiamato passione pur essendo solo egoismo.
E quell'egoismo l'ho contrabbandato in molte forme, ma soprattutto in due, che ho tenuto sempre ben strette, come se non mollarle fosse questione di vita o di morte.
Parlo della politica, parlo dell'amore.
E ora di tutto questo cosa mi rimane?
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Cosa resta della politica, cosa di tutti gli anni dedicati quasi per intero a essa? Mi pare che restino in piedi solo un pugno di amicizie, intendo di amicizie autentiche, di quelle su cui puoi sempre contare, con la legittima fiducia che non ne sarai mai tradito.
Per il resto poco o niente, se non il senso di una bella utopia svanita e senz'altro anche tradita, lo spreco di tante energie e tante speranze, il naufragio di un senso di appartenenza collettiva, la trasformazione, direi quasi antropologica, di parecchie persone che oggi riscontro intrise da tali e tanti opportunismi che ne riesce corroso persino un livello minimo di lealtà e dignità.
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E cosa resta invece dell'amore?
Qui i giochi sarebbero in effetti un po' più complicati, e meno male che posso aiutarmi con una nuova leggerezza e con una complicità interiore che forse mi è data dagli anni.
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In ogni caso la location della presentazione di venerdì meritava da sola il lungo viaggio fino a La Spezia. Da quella terrazza del Castello di San Giorgio si dominava il porto e le colline vicine con i loro lumini accesi. E la mezza luna illuminava un cielo terso e stellato. Sembrava una Notte di San Lorenzo!

mercoledì 26 agosto 2009

Una mano

Alle persone puoi tendere una mano, ma se non la vogliono prendere bisogna lasciarli andare. Forse un giorno un'onda li ributterà verso di noi e se la nostra mano sarà libera la stenderemo di nuovo.