mercoledì 28 gennaio 2015
Un anno
Ci ho messo un anno. Lo scorso fine-settimana ho finalmente appeso il grande (1.5m x 1m) Milky Hudson. Oggi quando lo hanno visto sono rimaste estasiate. Una ha continuato a dire che era bellissimo e che ho buon gusto. Non è ovviamente merito mio. Io sono finalmente passato oltre. E adesso c'ho pure una parete migliore di molte altre viste negli ultimi anni in tante mostre. Doppio motivo di felicità. Grazie Ina!
domenica 25 gennaio 2015
Gemme
Nel viale pedonale che porta alla mia pasticceria gli alberi secchi senza foglie mostrano rami pieni di gemme. E non è ancora finito gennaio.
sabato 24 gennaio 2015
Like a Vision
E consiglio di vedere gli altri bellissimi murales di THOMS.
A pochi passi da casa mia c'è questo qui sotto, che non è di THOMS, ma è bello assai (come sempre clicca per ingrandire a pieno-schermo).
sabato 17 gennaio 2015
Mareggiata
Sarò banale, ma il mare d'inverno ha il suo fascino.
E adesso, con il vento che tira e le onde alte, sembra di essere in una delle 4 mareggiate di "Un mercoledì da leoni".
venerdì 16 gennaio 2015
Jan Palach
46 anni fa un ventunenne si recò in una piazza al centro di Praga, si cosparse il corpo di benzina e si appiccò il fuoco con un accendino. Morì dopo tre giorni di agonia. Al suo funerale, il 25 gennaio, parteciparono 600 000 persone.
Y en a qui meurent bien trop tard quand leur paradis est passé
Y en a qui meurent au hasard d'un coup de dé
Y en a qui meurent sans savoir qu'ils ne sont jamais nés vraiment
Y en a qui meurent sans espoir et plein d'argent
Je voudrais mourir dans tes bras
Je voudrais mourir dans tes bras
Y en a qui meurent dans les mémoires c'est bien plus que perdre la vie
Où ceux qui restent quittent le noir et vous oublient
Y en a qui meurent en marchant pour aller cacher leur vieillesse
Aux neiges du grand désert blanc, plaine de promesse
Je voudrais mourir dans tes bras
Je voudrais mourir dans tes bras
Y en a qui meurent parce que c'est beau de voir le soleil se coucher
Et d'attendre le jour nouveau de l'autre côté
Y en a qui meurent en dormant, en offrant un sourire aux anges
Y en a qui meurent encore enfant gagnent ils au change
Je voudrais mourir dans tes bras
Je voudrais mourir dans tes bras
Y en a qui meurent la bouche pleine en libérant un dernier rôt
En se caressant la bedaine mais trop c'est trop
Quand d'autres vont le ventre vide berçant leur mort à bout de bras
En suivant la main qui les guide là où on ne les verra pas
Je voudrais mourir dans tes bras
Je voudrais mourir dans tes bras
Y en a qui meurent par erreur pour une poussière sur la balance
Quand la justice a ses rancoeurs ou ses absences
Y en a qui meurent dans les poubelles, les bannis de la société
Leur rêve au bout d'une ficelle, ballon crevé
Je voudrais mourir dans tes bras
Je voudrais mourir dans tes bras
Y en a qui meurent au printemps comme des éclairs, comme des flambeaux
Barrant la route pas pour instant aux chars d'assaut
Y en a qui meurent avec permis matriculé comme il se doit
Laissant un casque et un fusil sur une croix
Je voudrais mourir dans tes bras
Je voudrais mourir dans tes bras
Y en a qui meurent tous les soirs quand le spectacle est terminé
Quand ils retrouvent dans leur miroir leur vérité démaquillée
Y en a qui meurent en marguerite effeuillée d'une main distraite
Un peu, beaucoup, beaucoup trop vite et ça s'arrête
Je voudrais mourir dans tes bras
Je voudrais mourir dans tes bras
Je voudrais mourir dans tes bras
domenica 11 gennaio 2015
I mostri che abbiamo dentro
Fa un certo effetto non capire bene
da dove nasce ogni tua reazione.
E tu stai vivendo senza sapere mai
nel tuo profondo quello che sei
quello che sei.
I mostri che abbiamo dentro
che vivono in ogni uomo
nascosti nell'inconscio
sono un atavico richiamo.
I mostri che abbiamo dentro
che vagano in ogni mente
sono i nostri oscuri istinti
e inevitabilmente
dobbiamo farci i conti.
I mostri che abbiamo dentro
silenziosi e insinuanti
sono il gene egoista
che senza complimenti
domina e conquista.
I mostri che abbiamo dentro
ci spingono alla violenza
che quasi per simbiosi
si è incollata
alla nostra esistenza.
La nostra vita civile
la nostra idea di giustizia e uguaglianza
la convivenza sociale
è minacciata
dai mostri che sono la nostra sostanza.
I mostri che abbiamo dentro
i mostri che abbiamo dentro.
I mostri che abbiamo dentro
ci fanno illanguidire
di fronte a quella cosa
che spudoratamente
noi chiamiamo amore.
I mostri che abbiamo dentro
sono insaziabili e funesti
sono il potere a tutti i costi
ma anche chi lo odia
soltanto per invidia.
I mostri che abbiamo dentro
ci ispirano il grande sogno
di un Dio severo e giusto
col mitico bisogno
di Allah e di Gesù Cristo.
I mostri che abbiamo dentro
ci inculcano idee contorte
e il gusto sadico e morboso
di fronte a immagini di morte.
La nostra vita cosciente
la nostra fede nel giusto e nel bello
è un equilibrio apparente
che è minacciato
dai mostri che abbiamo nel nostro
cervello.
I mostri che abbiamo dentro
crescono in tutto il mondo
i mostri che abbiamo dentro
ci stanno devastando.
I mostri che abbiamo dentro
che vivono in ogni mente
che nascono in ogni terra
inevitabilmente
ci portano alla guerra.
(Sandro Luporini, Giorgio Gaber)
domenica 4 gennaio 2015
159×10¹⁸
“Sono le persone che nessuno immagina che possono fare certe cose, quelle che fanno cose che nessuno può immaginare”.
Anche oggi ho visto un ottimo film.
Parla della MdT, la Macchina di Turing, che io studiai al 3º anno di università, più di 36 anni fa, senza sapere allora nulla dell'uomo che c'era dietro. Negli ultimi anni ho invece scoperto molto di questo geniale omosessuale e si può dire che questo film chiude il cerchio offrendomi il giusto pathos per fissare tutto stabilmente nella memoria.
Anche oggi ho visto un ottimo film.
Parla della MdT, la Macchina di Turing, che io studiai al 3º anno di università, più di 36 anni fa, senza sapere allora nulla dell'uomo che c'era dietro. Negli ultimi anni ho invece scoperto molto di questo geniale omosessuale e si può dire che questo film chiude il cerchio offrendomi il giusto pathos per fissare tutto stabilmente nella memoria.
venerdì 2 gennaio 2015
Il cecchino americano
Le stagioni iniziano con i film di Eastwood.
L'autunno con Jersey Boys.
L'inverno, oggi, con American Sniper.
È il tipico film che mi avrebbe coinvolto in una animata discussione sui lungarni.
Ma l'ho visto da solo.
Mi è piaciuto.
Anche se non mi piace la guerra.
Perché la mette in discussione.
Molto hollywoodiano.
Ma le dissonanze tra chi vive in un paese civilizzato e chi va alla guerra sono ben rese.
Anche in Italia sarebbe così.
Ma forse in Italia non ci sarebbe mai stata la parata finale di cittadini lungo l'autostrada.
Sì, sarebbe stato da discutere.
giovedì 1 gennaio 2015
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