venerdì 27 aprile 2012
Ieri ci ha lasciato
Partigiana per amore
È un libretto di 100 pagine.
Difficile da reperire fuori dalla Toscana (bisogna richiederlo direttamente all'editore).
Si legge veloce. Ma ti resta dentro.
È la storia di Didala e del suo amore Ciro (detto Chittò), liceale di Viareggio e poi partigiano e poi marito e poi padre e poi trucidato dai nazisti nell'agosto del '44 (il maledetto agosto della strage di Sant'Anna).
Io e Chittò
Da giovanissimi io e Ciro eravamo tutti e due molto timidi. Io, per incontrarlo, andavo tutte le mattine in chiesa.
...
Far l'amore sotto le nocciole
Nelle campagne di Nola c'erano dei campi sterminati di alberi di nocciole, così bassi che i frutti potevano essere raccolti standovi sdraiati sotto. Quando Ciro portava il suo plotone a fare le marce mi chiamava, poi faceva sdraiare i soldati: noi ci mettevano sotto questi alberi e si stava insieme. I soldati quando si accorgevano che c'ero anch'io, erano contenti perché sapevano che avrebbero marciato poco e riposato.
Sant'Anna
...
Infine vedemmo levarsi una nuvola di fumo. Noi pensavamo che avessero bruciato i boschi, ma l'odore non era di legna bruciata; era un'odore acre, non saprei come definirlo. Per molti anni il suo ricordo molto vivo mi ha fatto scappare quando, secondo un'abitudine molto comune, a casa si passava il pollo sul fuoco dopo averlo spennato. Non riuscivo proprio a sopportare quell'odore di carne bruciata.
...
In prossimità del paese, già lungo il viottolo cominciammo a vedere dei cadaveri straziati. Incontrando i primi gruppi di case mi colpirono le finestre aperte. La mia mente è rimasta impressionata da quell'immagine come una lastra fotografica. Le finestre aperte delle case mostravano l'interno tutto annerito: erano simili a bocche senza denti: un'immagine di distruzione.
Quando poi arrivammo in vista del sagrato della chiesa fu ancora più orribile: gli uomini frugavano tra i corpi carbonizzati in cerca di qualche segno dei loro cari. Alcuni piangevano e urlavano come belve ferite.
Quello che vedemmo non è possibile raccontarlo. Io non ci riesco nemmeno ora perché era una scena impossibile da descrivere. So che mi tappai gli occhi per non vedere e piansi quanto è possibile piangere. Io non potevo far nulla...
martedì 24 aprile 2012
People
Anche se la prima canzone che ricordi di lei è "Papa Can you Hear Me?" tratta dal film Yentl (30 anni fa!), quella che invece mi piace di più è questa qui sotto.
People
People who need people
Are the luckiest people in the world,
We're children, needing other children
And yet letting our grown-up pride
Hide all the need inside,
Acting more like children
Than children.
Lovers are very special people,
They're the luckiest people
In the world.
With one person, one very special person
A feeling deep in your soul
Says you were half,
Now you're whole.
No more hunger and thirst
But first be a person
Who needs people.
People who need people
Are the luckiest people
In the world!
With one person, one very special person
A feeling deep in your soul
Says you were half,
Now you're whole.
No more hunger and thirst
But first be a person
Who needs people.
People who need people
Are the luckiest people
In the world!
(musica di Jule Styne, parole di Bob Merril)
domenica 22 aprile 2012
Bouganville, girasoli, surfinie e verbene
Dopo le débâcles del 2008 e 2011 contro la Cacyreus Marshalli, ho definitivamente abbandonato i gerani per bouganville, girasoli, surfinie e verbene.
sabato 21 aprile 2012
Pino-No-Pino
Giovedì sono andato ad ascoltare Pino a Firenze.
Prima sono passato per questa piazza che tanto mi piace.
mercoledì 18 aprile 2012
Dandelion
5 anni fa, mercoledì 18 aprile 2007, ho pubblicato il mio primo post su un blog. DandeLion si chiamava.
Tanti post e tanti blog.
Eppure mi sembra di essere sempre quello di una volta.
lunedì 16 aprile 2012
Tessera nº 217
giovedì 12 aprile 2012
Il commissario Bordelli
Gliela dico io una cosa, dottor Inzipone, quando sono tornato dalla guerra speravo di aver contribuito a liberare l'Italia dalla merda, e invce non faccio che vedere montagne di merda dappertutto...
Continuò a curiosare. Spinse una porta ed entrò in una sala con mobili a vetrina e al centro un grande tavolo tondo. Alle parete qualche bel paesaggio malinconico e campagnolo. Una coppia di buoi enormi e bianchi attirò la sua attenzione e si avvicinò: non si era sbagliato, era un Fattori. Ma le sorprese non erano finite, più avanti c'erano dei Segantini, un Nomellini, poi Signorini, Ghiglia, Bartolena e così via.
Voleva dimenticarsi di avere cinquantatrè anni, di essere un orso malinconico senza più voglia di fare sogni, un vecchio affezionato alla solitudine, incapace di aprirsi veramente.
Marco Vichi
Il commissario Bordelli
ISBN 978-88-502-0620-9
9.00 €
Un giallo italiano, ambientato a Firenze negli anni '60, che mi è veramente piaciuto tanto tanto.
domenica 8 aprile 2012
CB
Dopo vari romanzi cominciati e mai terminati negli ultimi 8-12 mesi (accumulati e impolverati sulla cassapanca vicino al comodino), finalmente questo mi sta prendendo.
mercoledì 4 aprile 2012
As Times Goes By
Un gruppo di amiche quarantenni pensa a dove incontrarsi per il pranzo.
Infine viene concordato di andare all’Ocean View Restaurant, perché i camerieri sono belli, indossano pantaloni attillati e hanno dei bei culetti.
Dieci anni dopo, all’età di 50 anni, ancora una volta le amiche vagliano dove incontrarsi per il pranzo. Infine concordano che si vedranno al ristorante Ocean View perché il cibo è buono e la selezione dei vini eccellente.
Dieci anni dopo, all’età di 60 anni, le amiche nuovamente esaminano dove riunirsi per il pranzo e alla fine concordano per il ristorante Ocean View, perché è un posto tranquillo con una bellissima vista sul mare
Dieci anni dopo, all’età di 70 anni, le amiche discutono su dove fare il loro pranzetto decennale e la scelta cade sull’Ocean View perché il ristorante è vicino da raggiungere e ha l’ascensore.
Dieci anni dopo, all’età di 80 anni, le amiche devono scegliere dove incontrarsi per il pranzo. Infine decidono all’unanimità di trovarsi all’Ocean View Restaurant, perché non ci sono mai state prima.
You must remember this
A kiss is just a kiss, a sigh is just a sigh.
The fundamental things apply
As time goes by.
And when two lovers woo
They still say, "I love you."
On that you can rely
No matter what the future brings
As time goes by.
Moonlight and love songs
Never out of date.
Hearts full of passion
Jealousy and hate.
Woman needs man
And man must have his mate
That no one can deny.
It's still the same old story
A fight for love and glory
A case of do or die.
The world will always welcome lovers
As time goes by.
Oh yes, the world will always welcome lovers
As time goes by.
(Frank Sinatra, 1931)
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