lunedì 27 agosto 2012
Un rigo del pentagramma rosso di fuoco
Ieri sera ho partecipato a Viareggio all'anteprima del nuovo spettacolo Non c'è mai silenzio di Elisabetta Salvatori e Matteo Ceramelli.
Viareggio è un pentagramma.
In basso il mare.
Al centro la ferrovia.
Sopra l'autostrada.
Sopra la ferrovia via Ponchielli.
Sotto la città.
...
E un rigo del pentagramma adesso era rosso di fuoco.
Complimenti ad Elisabetta per uno spettacolo molto ben riuscito e che ha emozionato tutti, prima fra tutte l'amica che avevo vicino a me.
Spero che Elisabetta riesca a portare questo spettacolo in giro per l'Italia.
Lo meritano Elisabetta, Viareggio e soprattutto le 32 vittime.
sabato 25 agosto 2012
Moon
Il cielo è iluminato dai lampi e così non riesco a vedere la luna
per scoprire se Neil c'è finalmente tornato.
Prophétie du grand-père
Qu'on alunisse et l'on verra
planète bleue la terre brilliante
sur soi tourner au même endroit
se lever et se coucher les étoils
à l'éclipse on verra l'astre élu
encerclé de pourpre solaire
ce sera émouvant et triste
car on vérifiera de toute planète
le néant, Judith mon enfant, et
la désolation des hommes prisonniers
dans l'infini perdus là-bas condamnés
éclatera comme un cri de lumière!
(Jude Stefan)
Che si alluni e si vedrà
azzurro pianeta la terra che sfolgora
girare su se stessa nel medesimo punto
nascere e tramontare le stelle
all'eclissi si vedrà l'astro prescelto
circondato di porpora solare
ciò sarà commovente e triste
perché si confermerà di ogni pianeta
la nullità, Giuditta figlia mia, e
la desolazione degli uomini prigionieri
nell'infinito perduti laggiù condannati
scoppierà come un grido di luce!
per scoprire se Neil c'è finalmente tornato.
Prophétie du grand-père
Qu'on alunisse et l'on verra
planète bleue la terre brilliante
sur soi tourner au même endroit
se lever et se coucher les étoils
à l'éclipse on verra l'astre élu
encerclé de pourpre solaire
ce sera émouvant et triste
car on vérifiera de toute planète
le néant, Judith mon enfant, et
la désolation des hommes prisonniers
dans l'infini perdus là-bas condamnés
éclatera comme un cri de lumière!
Che si alluni e si vedrà
azzurro pianeta la terra che sfolgora
girare su se stessa nel medesimo punto
nascere e tramontare le stelle
all'eclissi si vedrà l'astro prescelto
circondato di porpora solare
ciò sarà commovente e triste
perché si confermerà di ogni pianeta
la nullità, Giuditta figlia mia, e
la desolazione degli uomini prigionieri
nell'infinito perduti laggiù condannati
scoppierà come un grido di luce!
giovedì 23 agosto 2012
domenica 19 agosto 2012
Curve calde
Qualche giorno fa sono andato a Castellina Marittima che, nonostante il nome, è immersa tra le stupende colline toscane che non ricordavo così belle e sinuose.
Secondo me la Natura, quando le ha modellate, aveva di fronte le curve di una bella donna.
A giugno e luglio puntavo la sveglia alle 05:00 in modo da fare footing alle Piagge fino alle 06:30. Per qualche settimana per vari motivi non lo ho fatto. Stamani ho ripreso ma quando sono giunto alle Piagge alle 05:30 era buio pesto. Stiamo decisamente andando incontro all'autunno. In compenso per strada si stava molto bene. C'erano 22°C contro i 30°C dentro casa. Ma saliranno ancora dato che oggi sarà forse la giornata più calda di questa estate qui in Toscana. Sono previsti 38°C a Firenze.
mercoledì 15 agosto 2012
Mi fa male il mondo
Perché un uomo solo che grida il suo no, è un pazzo. Milioni di uomini che gridano lo stesso no, avrebbero la possibilità di cambiare veramente il mondo.
(Giorgio Gaber)
lunedì 13 agosto 2012
Piazza Anna Pardini
Sant’Anna di Stazzema è posta in una pittoresca posizione geografica.
Dalla costa della Toscana strade strette e sinuose risalgono le pendici
boschive delle Alpi Apuane fino a questo solitario borgo di montagna.
All’inizio del 1944 Sant’Anna di Stazzema era un luogo ameno.
Un villaggio in cui i bambini giocavano felici sul piazzale della chiesa e scorrazzavano per le sue viuzze.
Un posto in cui le ragazze andavano ad attingere acqua alla fontana del villaggio e i ragazzi pascolavano le greggi sui colli circostanti.
Una povera comunità che accolse nel suo seno profughi con i quali condivise il suo scarso cibo.
Sì, Sant’Anna di Stazzema era un borgo pacifico. Fino al 12 agosto 1944.
All’inizio del 1944 Sant’Anna di Stazzema era un luogo ameno.
Un villaggio in cui i bambini giocavano felici sul piazzale della chiesa e scorrazzavano per le sue viuzze.
Un posto in cui le ragazze andavano ad attingere acqua alla fontana del villaggio e i ragazzi pascolavano le greggi sui colli circostanti.
Una povera comunità che accolse nel suo seno profughi con i quali condivise il suo scarso cibo.
Sì, Sant’Anna di Stazzema era un borgo pacifico. Fino al 12 agosto 1944.
Il giorno in cui la guerra mostrò il suo volto più brutale.
Il giorno in cui questo paradiso divenne un inferno.
Il giorno in cui, sessantotto anni fa, fu perpetrata una strage di inaudita efferatezza.
Il giorno in cui questo paradiso divenne un inferno.
Il giorno in cui, sessantotto anni fa, fu perpetrata una strage di inaudita efferatezza.
Alle prime luci dell’alba i soldati tedeschi delle SS assalirono
questo borgo pacifico. Nel giro di tre ore radunarono nelle cantine,
nelle cucine, nelle stalle e dinanzi alla chiesa, bambini, donne e
anziani. Con le mitragliatrici li falcidiarono inermi. Lanciarono bombe a
mano su drappelli di persone e appiccarono il fuoco a case e cataste di
cadaveri. Dopo di che sparirono nuovamente. Rimasero 560 morti, un
borgo incendiato, una chiesa con l’organo distrutto e pochi
sopravvissuti: uomini cui erano state strappate le mogli; madri che
tenevano in braccio i figli morti; bambini che avevano perso fratelli e
sorelle insieme ai loro genitori. Il loro dolore è per noi
inimmaginabile. È impossibile descrivere con parole la crudeltà di tali
fatti.
Mi presento oggi a voi come tedesco, profondamente scosso dalla
disumanità dell’eccidio qui perpetrato in nome del mio popolo. Oggi
voglio commemorare le vittime di questo eccidio.
Non dimenticare mai.
Mantenere vivo il ricordo.
Affinché mai più in Europa ideologie disumane e regimi criminali ritornino a mostrare il loro ghigno odioso. Questo è il compito che dobbiamo trasmettere alle generazioni che ci seguiranno. È vostro merito, il merito dei sopravvissuti di Sant’Anna di Stazzema, aver mantenuto vivo il ricordo delle vittime del massacro. Il monumento-ossario ai martiri di Sant’Anna di Stazzema è divenuto in tal modo un simbolo del perdono. Oggi mi presento a voi anche come europeo, come Presidente del Parlamento europeo. Il fatto che in quanto tedesco io possa oggi presiedere un’Assemblea multinazionale, il fatto che oggi noi, tedeschi e italiani, commemoriamo insieme le vittime di questo eccidio dimostra una cosa: il sogno dell’Europa è divenuto realtà. L’Unione europea è stata fondata da uomini e donne coraggiosi nella seconda metà del XX secolo come risposta alla prima sanguinosa metà di quel secolo.
Non dimenticare mai.
Mantenere vivo il ricordo.
Affinché mai più in Europa ideologie disumane e regimi criminali ritornino a mostrare il loro ghigno odioso. Questo è il compito che dobbiamo trasmettere alle generazioni che ci seguiranno. È vostro merito, il merito dei sopravvissuti di Sant’Anna di Stazzema, aver mantenuto vivo il ricordo delle vittime del massacro. Il monumento-ossario ai martiri di Sant’Anna di Stazzema è divenuto in tal modo un simbolo del perdono. Oggi mi presento a voi anche come europeo, come Presidente del Parlamento europeo. Il fatto che in quanto tedesco io possa oggi presiedere un’Assemblea multinazionale, il fatto che oggi noi, tedeschi e italiani, commemoriamo insieme le vittime di questo eccidio dimostra una cosa: il sogno dell’Europa è divenuto realtà. L’Unione europea è stata fondata da uomini e donne coraggiosi nella seconda metà del XX secolo come risposta alla prima sanguinosa metà di quel secolo.
Due guerre mondiali, devastazioni, distruzioni e sterminio di vite
umane hanno caratterizzato la prima metà del XX secolo. Coloro che alla
fine della Seconda guerra mondiale hanno costruito questa Unione
europea, le nostre nonne e i nostri nonni, l’hanno fatto perché volevano
mettere la parola fine all’odio e all’intolleranza, alla persecuzione
delle minoranze e alla politica del capro espiatorio. Se allora qualcosa
non funzionava nell’economia se ne attribuiva subito la colpa alle
minoranze e si aizzavano le maggioranze contro i presunti capri
espiatori. Eppure, ancora oggi, a sette decenni dalla fine della Seconda
guerra mondiale, questo spirito non è stato sconfitto. Proprio in
questo momento, nel mezzo della crisi, ci accorgiamo che in molte parti
d’Europa risorgono nuovamente vecchi stereotipi, pregiudizi e si agitano
addirittura i fantasmi del nemico. Il seme della discordia, del rancore
e degli egoismi nazionali è stato gettato. Questa atmosfera
surriscaldata ha creato le condizioni perché ancora una volta in Europa
si sobilli l’odio contro le minoranze.
Dobbiamo opporci vigorosamente a questo oltraggio e a questi giudizi sommari!
Noi tutti dobbiamo scendere in campo contro il ritorno di modi di
pensare che hanno sempre portato ai popoli europei nient’altro che
disgrazie e minacciano ora di mandare in rovina anche l’Unione europea.
Non possiamo permetterci di ricadere negli antichi errori! Se questo
spirito foriero di sciagure per i popoli europei conquistasse la
maggioranza degli Stati membri dell’Unione, se gli riuscisse di
rimettere in questione il carattere di collante di popoli di questa
Unione, allora ritornerebbero con esso anche gli spettri della prima
metà del XX secolo. La libertà, l’umanità devono essere riconquistate
ogni giorno. Questo è il nostro compito di epigoni, questa è la missione
che ci hanno assegnato i martiri di Sant’Anna di Stazzema.
Vi ringrazio di cuore per tenere vivo il ricordo dei martiri e per
permettermi, come tedesco, di commemorarli e di unirmi al vostro lutto. È
un dono fatto a me personalmente. Qui, a Sant’Anna di Stazzema,
ricordiamo le ore più cupe del nostro continente. Da queste ore cupe
sono nati i valori e la libertà dell’Europa.
Infatti, grazie alla vostra longanimità, Sant’Anna di Stazzema è
divenuto anche un simbolo del perdono e della concordia. Tutto ciò è per
me un monito e una missione al tempo stesso: non dare mai per scontato
il miracolo dell’Unione europea. E ciò per il nostro futuro comune in
Europa.
(Martin Schulz, Presidente del Parlamento Europeo, 12 agosto 2012)
domenica 12 agosto 2012
sabato 4 agosto 2012
venerdì 3 agosto 2012
mercoledì 1 agosto 2012
Email minimalista
07:37
Così tanto caldo e umido che alle Piagge c'è la nebbia.
Colazione da Lilly.
Donna con gonna lunga a fiori sorbisce il tea. Poi se ne va con il compagno indossando occhiali azzurri a specchio. Guida lei una MiniMinor.
Io scrivo questa email minimalista e vado a lavorare.
23:03
Sto guardando questo film al Giardino Scotto.
Per adesso 4 giorni. Brava la cantante del mercoledì.
La luna piena sta salendo sopra gli alberi dietro lo schermo.
Così tanto caldo e umido che alle Piagge c'è la nebbia.
Colazione da Lilly.
Donna con gonna lunga a fiori sorbisce il tea. Poi se ne va con il compagno indossando occhiali azzurri a specchio. Guida lei una MiniMinor.
Io scrivo questa email minimalista e vado a lavorare.
23:03
Sto guardando questo film al Giardino Scotto.
Per adesso 4 giorni. Brava la cantante del mercoledì.
La luna piena sta salendo sopra gli alberi dietro lo schermo.
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