Ieri a Ravenna mi sono divertito a vedere la mostra Borderline - Artisti tra normalità e follia. Seconda forse solo alla mostra di Forlì sul '900, l'esposizione di Ravenna raccoglie molte opere dell'Art Brut che mi hanno veramente deliziato (anche se spesso mi sono rattristato a leggere le storie dei molti artisti internati per anni e decenni in ospedali psichiatrici). Tra le decine e decine di quadri e dipinti tutti a loro modo affascinanti, quelli che mi sono rimasti più impressi sono sicuramente Hieronymus Bosh e Pieter Brueghel (L'elefante da battaglia del primo e alcune incisioni del secondo ricordano le scene ricche di personaggi e salami e storie di Jacovitti), Carlo Zinelli con i suoi pretini e silhouette nere di omuncoli con il buco in pancia o in testa, e infine le faccine saturanti tovaglioli di carta di Theodor Harold Gordon. Il catalogo della mostra non riporta purtroppo tutte le opere esposte: me ne sono accorto solo stasera cercando la riproduzione di un gigantesco quadro in bianco e nero che mi aveva affascinato e che non sono riuscito a ritrovare. Ragione di più per vedere le opere dal vero prima della fine della mostra il prossimo 16 giugno.
Ravenna merita poi comunque una visita per vedere o rivedere le magnifiche basiliche dei primi secoli del cristianesimo con i loro brillanti mosaici. Prima di oggi io andai a Ravenna solo da bimbo (avevo forse 10 anni) durante una gita scolastica alle elementari. E poco o nulla ricordavo di quello che oggi ho rivisto, se non l'estasiarsi naso in aria e bocca aperta a rimirare le luminose immagini assemblate ben oltre un millenno fa mescolando sapientemente le minuscole tessere-pixel dagli artisti di allora.
Aggiornamento del 27 maggio.
Mi sono ricordato quale fosse l'artista che non ho ritrovato nel catalogo. È Madge Gill. Sul web ci sono molte sue opere, anche se non ho ritrovato quella grande grandissima ed emozionante esposta a Ravenna. Ne ripropongo quindi qui sotto un'altra.