Sto leggendo anch'io, da ieri, commenti del tipo "Bruciamolo vivo!". Ecco: la civiltà non si basa sulla legge del taglione. La democrazia nemmeno. Chi pensa cose così fertilizza il terreno della violenza incoraggiando l'idea che ci si fa giustizia da soli e che tutto è lecito in nome della propria rabbia. Quindi legittima anche quel delitto mostruoso che tanto lo indigna. L'assassino ragionava così: mi ha fatto un torto, si è comportata male lasciandomi, merita di soffrire. Cosa c'è di diverso nel suo ragionamento da quello di chi vorrebbe bruciarlo vivo? Bisogna ripartire da noi e guardarci un po' meglio dentro.
Sto leggendo anch'io, da ieri, commenti del tipo "Bruciamolo vivo!". Ecco: la civiltà non si basa sulla legge del taglione. La democrazia nemmeno. Chi pensa cose così fertilizza il terreno della violenza incoraggiando l'idea che ci si fa giustizia da soli e che tutto è lecito in nome della propria rabbia. Quindi legittima anche quel delitto mostruoso che tanto lo indigna. L'assassino ragionava così: mi ha fatto un torto, si è comportata male lasciandomi, merita di soffrire. Cosa c'è di diverso nel suo ragionamento da quello di chi vorrebbe bruciarlo vivo? Bisogna ripartire da noi e guardarci un po' meglio dentro.
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