sabato 6 gennaio 2018

Corpo e anima

Un Orso d'Oro pienamente meritato, anche se ci sono 5 minuti di scene di macelleria che potrebbero turbare i più suscettibili, ma dopo la macelleria di Bolzaneto cosa potrà mai essere una vera macelleria?



Mi sono riconosciuto in alcuni comportamenti dei due protagonisti del primo film dell'anno. O, meglio, ho rivisto in loro quello che credevo essere me. La scena di lei che in un negozio di dischi ascolta una trentina di CD per trovare quello che più le aggrada è una cosa che avrei voluto fare anch'io, solo che io, a differenza di lei, non ho mai avuto il coraggio di compiere. Una montagna di convinzioni blocca le mie azioni. Però il disco comperato al buio è stupendo e questa canzone melensa mi piace proprio.




What he wrote

Forgive me here,
I cannot stay
He cut out my tongue,
There is nothing to say

Love me? Oh lord, he threw me away,
He laughed at my sins, in his arms I must stay

He wrote, I'm broke
Please send for me
But I'm broken too,
And spoken for
Do not, tempt me

Her skin is white, and I'm light as the sun,
So holy light shines, on the things, you have done

So I asked him,
How he became this man?
How that he learned,
To hold fruit in his hands?

And where is the lamb, that gave you your name?
He had to leave, though I begged him to stay

Left me alone, when I needed the light
Fell to my knees, and I wept for my life

If he had of stayed, you might understand
If he had of stayed, you never would've taken my hand

He wrote,
I'm low
Please send for me
But I'm broken too,
And spoken…
(Laura Marling)

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