Ieri sono stato all'SMS di Siena a vedere la mostra fotografica su Francesca Woodman che sarebbe dovuta terminare oggi, ma è stata prorogata fino al 7 febbraio. Questa fotografa, nata un giorno prima di me, muore suicida nell'81 a soli 22 anni. Tutte le sue fotografie (circa 600) e video e installazioni sono fatte quindi in giovamissima età. La mostra presenta più di un centinaio di foto e anche, per la prima volta, 5 suoi video.
Le sue foto sono dure, taglienti. La prima impressione è di stupore e di dolore. Così come lo è stato ad esempio per me vedere dei video costruiti su alcune delle sue foto. Ma ad una seconda e più calma e più approfondita analisi le foto perdono la loro durezza e acquistano una forma più leggibile e leggera. Francesca sembra poter vedere i fantasmi e gli angeli e li ritrae usando il suo corpo (ma quasi mai il suo viso).
In questo post ho riportato solo alcune (pochissime) foto e i due video in testa e in coda. Il titolo del post è tratto da una foto di Francesca, anche perché "una fotografa è uno specchio per una donna".
Il catalogo, edito da SilvanaEditoriale, merita di essere acquistato sia perché riporta tutte le foto della mostra in scala 1:1, ma anche per i 4 contibuti critici molto validi (a dire la verità ne ho letti solo tre che ho giudicato molto buoni, mentre il quarto non mi ha poi detto granché).
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