Ieri mattina la sveglia ha suonato alle 5. Presto, molto presto, perché mi aspettava una andata e ritorno per e da Treviso. Volevo rivedere il viso di mia mamma (sperando non fosse come al solito di pessimo umore). Pioveva forte ieri mattina alle 5. La voglia di rigirarsi nel letto e continuare a dormire era tanta. Poi mi sono fatto forza, ho fatto una doccia veloce e alle 5:30 ero già in viaggio. Una sosta all'area di servizio di Migliarino per riempire il serbatoio di gasolio (60 eurini), un caffè e via! Poco prima delle 8 ero al Cantagallo a Bologna per un altro caffè, una brioche e un SMS per chiedere come stava C. che la sera prima non aveva finito cena ed era piombata a dormire alle 8 e ½ di sera. Alle 10 a Treviso. Con il sole. Mamma non era di cattivo umore. Silente. Quasi sempre addormentata sulla sua carrozzella. Come ha detto anche mio zio oramai preferiamo di più di trovarla zitta e dormiente piuttosto che lamentosa, sofferente e irritata. E poi era stupenda. Si era fatta fare i capelli due gioni prima e il viso incartapecorito dall'età era liscio e calmo come quello di una bimba.
A mezzogiorno l'ho lasciata e sono andato in giro per la città. C'era il Treviso Comic Book festival (una micro-mini imitazione di una delle tante fiere del fumetto che oramai quasi ovunque spuntano in Italia). Ma la cosa spettacolare e grandiosa e stupenda era che c'erano anche molte mostre di Carnet de Voyage e, soprattutto, il raduno nazionale degli Urban Sketchers (italiani e non).
Ho visitato due mostre: la prima
Carnet di Voyage nel palazzo Bomben, la seconda (
Made in China di
Andrea Longhi e
Immagini che raccontano viaggi nello Spazio Paraggi). Una più bella dell'altra. La prima era un delirio di acquerelli e colori che uscivano da moleskine e block-notes. Avrei voluto rubare molte di quelle immagini e portarle a casa per ravvivare le pareti del mio appartamento. Bellissime. Un tripudio di colori e sogni colorati. Come la fioritura dei ciliegi in Giappone. Le altre due esposizioni erano anch'esse molto molto interessanti e ricche di disegni e immagini. Ma la cosa che mi è piaciuta ancora di più è stato vedere molti urban sketchers in giro per la città (illuminata dal sole e con i meravigliosi colori autunnali di arancioni foglie cadenti e marroni sparse al suolo) fermi in quasi ogni dove (soprattutto in
Pescheria) ritrarre gli scorci della mia città. Veder nascere dal nulla, sul foglio bianco delle moleskine, degli acquerelli dei palazzi e degli alberi e dei canali di Treviso è stato emozionante.
Son tornato poi a salutare la mia mamma e a trovare una mia
amica con cui ho fatto un po' di book-crossing (soprattutto
Barbini), movie-crossing (soprattutto
Eastwood) e music-crossing (soprattutto
Gaber).
Infine ho ripreso la macchina (dove avevo scordato il telefonino che aveva intanto raccolto molti SMS e varie chiamate) e mi son rimesso in viaggio per casa.