Oggi ho mandato in culo tutto e tutti e mi sono preso una giornata di ferie e me la sono goduta tutta in santa pace. Sono andato sulla spiaggia della Lecciona (nel parco naturale di San Rossore e Massaciuccoli tra Torre del Lago e Viareggio) dove mi sono bruciacchiato ben bene.
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Ne ho aprofittato per leggere uno dei 5 libri che ogni sera mi guardano torvi dal comodino. Si tratta di Volvo di Erlend Loe, che è un po' il seguito di Doppler - Vita con l'alce dello stesso autore. Il primo mi piacque moltissimo, assai più del secondo, dove invece l'autore si incensa un po' troppo. Nel secondo ci sono due livelli di narrazione: uno dove si tratta di Doppler (il protagonista) e un altro (un metalivello) dove Loe parla di se stesso e del libro che sta scrivendo.
A parte il libro mi sono goduto una stupenda giornata al mare. L'aria era limpida (come dopo un temporale, anche se in realtà sono giorni e giorni che non piove) e si potevano ammirare gli Appennini in primo piano e quasi toccare tutti i paesi che si affacciano sulle loro pendici. In spiaggia c'era pochissima gente (un aspetto per me molto positivo) ed era bella gente. Insomma tutto perfetto a parte il fatto che, una volta tornato a casa, mi sono accorto che ero tutto rosso come una aragosta. Sono decenni che non mi bruciavo così (sostanzialmente da quando avevo 20-25 anni) e non so se sia un segno che sto ringiovanendo oppure invecchiando.
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Ne ho aprofittato per leggere uno dei 5 libri che ogni sera mi guardano torvi dal comodino. Si tratta di Volvo di Erlend Loe, che è un po' il seguito di Doppler - Vita con l'alce dello stesso autore. Il primo mi piacque moltissimo, assai più del secondo, dove invece l'autore si incensa un po' troppo. Nel secondo ci sono due livelli di narrazione: uno dove si tratta di Doppler (il protagonista) e un altro (un metalivello) dove Loe parla di se stesso e del libro che sta scrivendo.
A parte il libro mi sono goduto una stupenda giornata al mare. L'aria era limpida (come dopo un temporale, anche se in realtà sono giorni e giorni che non piove) e si potevano ammirare gli Appennini in primo piano e quasi toccare tutti i paesi che si affacciano sulle loro pendici. In spiaggia c'era pochissima gente (un aspetto per me molto positivo) ed era bella gente. Insomma tutto perfetto a parte il fatto che, una volta tornato a casa, mi sono accorto che ero tutto rosso come una aragosta. Sono decenni che non mi bruciavo così (sostanzialmente da quando avevo 20-25 anni) e non so se sia un segno che sto ringiovanendo oppure invecchiando.
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