Gran bella serata ieri sera. A metà strada tra (o una fusione di?) jazz e musica contemporanea. Da una parte Antonello Salis con il suo sacchetto di plastica e i tamburelli nella cassa armonica del pianoforte (qui in una registrazione di qualche anno fa) a creare nuove sonorità; e dall'altra parte il più compassato Michel Portal (ma ho scoperto oggi che è più giavane del sempre sudato Antonello) con il sassofono e il clarinetto. Si sono divertiti come due bimbi delle materne, e noi con loro.
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