SMS verso un amico:
“Concerto apprezzatissimo in un contesto stupendo. La cattedrale, illuminata in un modo spettacolare, sembrava una astronave aliena costruita da un popolo saggio, antico e amante del bello, atterrata per sbaglio in questra nostra triste Terra. E la musica di Brahms mi pareva un inno a tanta bellezza.”
A un certo punto mi sono tolta gli occhiali per concentrarmi sulla musica, per lasciarmene avvolgere meglio, ma ormai già del tutto rapita. Ho continuato a guardare, però, cercando la magia dell’immagine difettosa e sfuocata e ho alzato gli occhi e abbracciato con lo sguardo il soffitto, le alte colonne a dividere le navate e infine il luccichio del grande lampadario che, si dice, ispirò Galileo nei suoi studi sul pendolo. Bellezza, scienza, conoscenza, emozioni e sentimenti. Passato e futuro. Hai ragione; sarebbe bello che dialogassero sempre così.
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