martedì 9 febbraio 2016

67

No, non voglio parlare di Nicole Kidman, Julia Roberts o di altre attrici nate nel 1967.

Voglio invece dissertare del “contratto” per i candidati del M5S.

I candidati del cosiddetto movimento devono firmare un documento dive si impegnano, se eletti, a:
  • pagare 150 mila euro al Movimento nel caso in cui Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio contestino loro un “danno di immagine” al partito.
  • non prendere decisioni importanti sull’amministrazione comunale se gli atti non saranno prima approvati da Grillo e Casaleggio.
Ecco, io farei leggere a loro (candidati) e a tutti i loro elettori, l'articolo 67 della nostra Costituzione che, benché non si applichi ai Consigli Comunali, trovo veramente corretto e ben formulato.

Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato. 

Ribadisco due cose:
  • "rappresenta la Nazione" e non il partito o il movimento.
  • "esercita le funzioni senza vincolo di mandato" cioè anche se è stato eletto promettendo agli elettori (o al suo partito o movimento) che avrebbe fatto X e Y non ha nessun obbligo a fare X e Y. Non deve sottostare a nessun mandato o a nessuna promessa. Deve solo e semplicemente fare il bene della Nazione.
Per lo stesso motivo mi fanno anche ridere tutti i partiti e i movimenti che certe volte danno libertà di coscienza ai loro eletti durante la votazione di certi leggi (ad es. le Unioni Civili). Gli eletti hanno sempre e comunque libertà di coscienza, in ogni caso, per ogni legge che votano, perché la Costituzione afferma che esercitano le loro funzioni senza vincolo di mandato.

Oggi abbiamo scoperto un'altra volta quanto sia rivoluzionaria (e non attuata) la nostra Costituzione. 

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