Migliaia di brillanti verdi pixel
rallegrano la skyline dei neri tronchi sul viale che porta a scuola.
Come rallegrano le minuscole foglioline primaverili!
venerdì 30 marzo 2012
martedì 27 marzo 2012
Primavera
mercoledì 21 marzo 2012
Sette opere di misericordia
Mano a mano che i giorni passavano, durante il festival, pensavo sempre di più al film. Sette opere di misericordia si impone per una regia perfetta, una grande attenzione alla forma. Le immagini sono bellissime e compongono sequenze memorabili. Il film è una ventata di novità per il cinema italiano, va oltre ogni tipo di neorealismo alla moda.
(Emir Kusturica)
E poi c'è una magnifica interpretazione di Roberto Herlitzka, che avevo visto al cinema l'anno scorso nell'Ultimo terrestre
di Gipi, ma che è soprattutto un grandissimo attore di teatro. E nel
film di ieri sera ho apprezzato in lui, e nella coppia dei due registi
gemelli, una mancanza di pudore che non urta, non disturba, ma piuttosto
è compassione, intimità, pietas, dignità.
E poi le inquadrature del film. Stupende. Perfette.
Il neo-realismo di questo inizio secolo.
lunedì 19 marzo 2012
Tina Merlin
Sono passati quasi 50 anni e io sono pessimista perché difficilmente impariamo dalla storia. Fatto sta che un pilone che regge l'A1 (un pilone su cui sono passato due volte due giorni fa) si è spostato di mezzo centimetro negli ultimi 4 mesi. Non si arriverà forse ai 1918 morti di mezzo secolo fa. Forse non ci sarà neanche un morto. Ma dispiacerà un po' vedere l'Italia divisa in due dopo appena 150 anni che siamo uniti.
Sono troppo pessimista?
Non preoccupiamoci! La frana in movimento è tenuta sotto controllo da tecnici indipendenti... pagati dalla Società Autostrade!
D'altronde si è addirittura rotto uno degli inclinometri usati per misurare l'avanzamento della frana. Un inclinometro è uno strumento che misura i movimenti franosi. Una volta praticato un foro in terra profondo anche cento metri (112 metri nel caso in questione) viene inserito un tubo, in lega d’alluminio o plastica. In questo tubo viene inserita periodicamente una sonda per misurare anche i minimi spostamenti del terreno secondo la pressione subita dal tubo stesso. È proprio in una di queste misurazioni, l’11 gennaio che la sonda si è bloccata a meta strada, 68 metri. E se la sonda si interrompe il segnale è chiaro. Il tubo non ha retto i forti spostamenti e si è rotto. Altro che misurare la frana... la frana ha addirittura rotto lo strumento di misurazione.
Magari se riescono a far bloccare l'A1 forse qualcuno ripenserà alla questione della TAV. Forse.
Appuntamento al 9 ottobre del 2013.
Sono troppo pessimista?
Non preoccupiamoci! La frana in movimento è tenuta sotto controllo da tecnici indipendenti... pagati dalla Società Autostrade!
D'altronde si è addirittura rotto uno degli inclinometri usati per misurare l'avanzamento della frana. Un inclinometro è uno strumento che misura i movimenti franosi. Una volta praticato un foro in terra profondo anche cento metri (112 metri nel caso in questione) viene inserito un tubo, in lega d’alluminio o plastica. In questo tubo viene inserita periodicamente una sonda per misurare anche i minimi spostamenti del terreno secondo la pressione subita dal tubo stesso. È proprio in una di queste misurazioni, l’11 gennaio che la sonda si è bloccata a meta strada, 68 metri. E se la sonda si interrompe il segnale è chiaro. Il tubo non ha retto i forti spostamenti e si è rotto. Altro che misurare la frana... la frana ha addirittura rotto lo strumento di misurazione.
Magari se riescono a far bloccare l'A1 forse qualcuno ripenserà alla questione della TAV. Forse.
Appuntamento al 9 ottobre del 2013.
domenica 18 marzo 2012
Cesare deve morire
sabato 17 marzo 2012
La ruota gira
Con questo filmatino, girato stamattina, voglio rassicurare il fedele gruppo dei 25 manzoniani lettori di questo blog che la ruota ghiacciata del 5 febbraio ha ripreso a girare.
martedì 13 marzo 2012
mercoledì 7 marzo 2012
Las Pasturas del Cielo
Attratto da questo acquerello di Hopper, che campeggiava sulla copertina,
ho letto un bel classico di Steinbeck tradotto da Vittorini.
domenica 4 marzo 2012
Upside Down Memories
Come ormai sono solito da qualche anno a questa parte, la mia primavera comincia a Seravezza con la tradizionale mostra di fotografia (negli anni scorsi James Nachtwey e Roger Ballen).
Lungo la strada gli alberi ancora spogli lasciano intravvedere gli appennini brulli e le cave di marmo. Spesso però grandi cascate di mimose in fiore rallegrano il paesaggio, così come i pois arancioni su sfondo verde di aranci fogliuti carichi di frutti.
La mostra è di Romano Cagnoni, un fotografo della Versilia che daggli anni '60 in poi ha viaggiato per il mondo, per lo più a seguire conflitti e guerre che ha documentato con rigore in bianco e nero. Solo quando ha avuto i capelli bianchi ed è tornato nella sua terra ha usato il colore, rigorosamente senza Photoshop, per dipingere la natura della sua terra.
È una mostra che vale decisamente la pena di essere visitata (qui il depliant) se per caso vi trovate in Toscana prima del 9 aprile.
Al secondo piano del Palazzo Mediceo, volendo visitare un'altra mostra fotografica dedicata al lavoro, ho avuto il piacere di scoprire un bellissimo museo dedicato al lavoro che vale assai più della mostra che ospita. È un museo ben tenuto, chiaro, ordinato che presenta tutti gli strumenti usati dai lavoratori toscani negli ultimi secoli. Decisamente un gioiellino da visitare e godere.
Lungo la strada gli alberi ancora spogli lasciano intravvedere gli appennini brulli e le cave di marmo. Spesso però grandi cascate di mimose in fiore rallegrano il paesaggio, così come i pois arancioni su sfondo verde di aranci fogliuti carichi di frutti.
La mostra è di Romano Cagnoni, un fotografo della Versilia che daggli anni '60 in poi ha viaggiato per il mondo, per lo più a seguire conflitti e guerre che ha documentato con rigore in bianco e nero. Solo quando ha avuto i capelli bianchi ed è tornato nella sua terra ha usato il colore, rigorosamente senza Photoshop, per dipingere la natura della sua terra.
È una mostra che vale decisamente la pena di essere visitata (qui il depliant) se per caso vi trovate in Toscana prima del 9 aprile.
Al secondo piano del Palazzo Mediceo, volendo visitare un'altra mostra fotografica dedicata al lavoro, ho avuto il piacere di scoprire un bellissimo museo dedicato al lavoro che vale assai più della mostra che ospita. È un museo ben tenuto, chiaro, ordinato che presenta tutti gli strumenti usati dai lavoratori toscani negli ultimi secoli. Decisamente un gioiellino da visitare e godere.
sabato 3 marzo 2012
Quando vedo il sole cha bacia il mare
Refrão (2X):
Shimbalaiê, quando vejo o sol beijando o mar
Shimbalaiê, toda vez que ele vai repousar
Natureza, deusa do viver
A beleza pura do nascer
Uma flor brilhando a luz do sol
Pescador entre o mar e o anzol
Pensamento tão livre quanto o céu
Imagine um barco de papel
Indo embora para não mais voltar
Indo como que iemanjá
Refrão (2X):
Shimbalaiê, quando vejo o sol beijando o mar
Shimbalaiê, toda vez que ele vai repousar
Quanto tempo leva pra aprender
Que uma flor tem que vida ao nascer
Essa flor brilhando á luz do sol
Pescando entre o mar e o anzol
Refrão (2X):
Shimbalaiê, quando vejo o sol beijando o mar
Shimbalaiê, toda vez que ele vai repousar
Ser capitã desse mundo
Poder rodar sem fronteiras
Viver um ano em segundos
Não achar sonhos besteira
Me encantar com um livro
Que fale sobre a vaidade
Quando mentir for preciso
Poder falar a verdade
Refrão (4X):
Shimbalaiê, quando vejo o sol beijando o mar
Shimbalaiê, toda vez que ele vai repousar
(Maria Gadù, 2009)
venerdì 2 marzo 2012
40 copie
Il film italiano che ha vinto l'Orso d'Oro a Berlino è distribuito da oggi in Italia in...
...40 copie.
...40 copie.
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