venerdì 11 maggio 2012

Don't clean up this blood

Ho cominciato la settimana con un film molto duro: Hunger (una ottima recensione, che mi ha consigliato una mia amica, si può leggere qui).
Ed ero uscito dal cinema molto scosso.

Ieri sera è stato molto peggio: Diaz.
Per fortuna mia figlia non l'ha visto, perché se lo vedesse non saprei come spiegarle il comportamento dello Stato Italiano.

Dopo la proiezione il regista Vicari ha risposto per due ore in un incontro con la platea (seduta e in piedi) che affollava la sala. E la sua chiave di lettura è stata, se possibile, ancora più sconvolgente delle immagini e della storia raccontata. Tutta la storia è basata sugli atti pubblici del processo e così le varie scene che tanto mi hanno raccapricciato sono semplicemente tratte dal resoconto dei PM durante il processo. E, come per le vittime di strupro, quelli che sono sopravvissuti a quella mattanza non sono stati creduti da amici e conoscenti e familiari. E solo l'uscita del film ha permesso loro di dire ai loro cari: Vedete! Proprio questo è accaduto!

Uno spassionato consiglio ai 25 manzoniani lettori di questo blog: non perdetevi questo due film (magari vedeteli a maggiore distanza uno dall'altro di quanto abbia fatto io). Perchè la memoria non sia rimossa. Perchè ciò che è accaduto ad un singolo 40 anni fa nella mia città è continuato ad accadere ad un centinaio di persone nel 2001 a Genova e continua anche dopo. E domandatevi perchè possa accadere, perché non ci sia una rivolta di massa. Vicari ha dato la sua interpretazione che, come ho già detto, mi ha sconcertato.


Aggiornamento del 12 maggio.

Leggo ora sul Manifesto odierno questo articolo.

Il dottor Gianni De Gennaro è stato nominato sottosegretario alla presidenza del Consiglio, nonché capo dell'Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica. Un doppio ruolo inedito, rilevantissimo e che premia un personaggio del quale è impossibile dimenticare, nelle tappe di una lunga carriera, il ruolo avuto durante il G8 di Genova del 2001.
Il dottor De Gennaro era il capo della polizia quando fu compiuta «una violazione dei diritti umani di proporzioni mai viste in Europa nella storia più recente » (parole di Amnesty International). A lui fu inviata, dal dottor Pippo Micalizio, inviato a Genova per un'ispezione interna sul blitz alla scuola Diaz, un rapporto che consigliava di prendere provvedimenti disciplinari per i dirigenti più importanti che parteciparono all'operazione; provvedimenti che non furono presi.
Era il capo della polizia quando venivano rinviati a giudizio quegli stessi dirigenti, poi assolti in primo grado, e nel frattempo passati a ruoli gerarchicamente ancora più importanti. Era invece capo del Dipartimento che coordina i servizi segreti quando quei dirigenti sono stati condannati in appello, senza dimettersi né essere sospesi.
Era il capo della polizia quando ha incontrato nel suo ufficio a Roma l'ex questore di Genova, Francesco Colucci, alla vigilia della deposizione di quest'ultimo al processo Diaz: fu un incontro teso a trovare «la consonanza per l'accertamento della verità», secondo il dottor De Gennaro, un'induzione alla falsa testimonianza secondo i pm. Colucci è oggi imputato per falsa testimonianza, il dottor De Gennaro è stato assolto in primo grado, condannato in appello, poi la Cassazione ha cancellato tutto, facendo tirare un sospiro di sollievo al diretto interessato e alle gerarchie istituzionali e politiche.
Era il capo della polizia e poi il capo del Dipartimento suddetto negli undici anni che sono trascorsi, senza che nessuno abbia avuto la decenza di chiedere scusa per le violazioni delle leggi e dei diritti umani compiute alla Diaz, a Bolzaneto e nelle strade di Genova, violazioni che sono ormai una verità storica.
Possiamo ben dire che il dottor De Gennaro si è meritato il posto di sottosegretario e Autorità delegata per la sicurezza... Ma c'è poco da scherzare, perché questa nomina lancia un messaggio sinistro. In una democrazia parlamentare, attenta agli equilibri fra poteri e alle funzioni di controllo democratico sugli apparati, non dovrebbe accadere che un capo della polizia transiti per il vertice dei servizi segreti e approdi a un ruolo di governo nello stesso ambito, assommando funzioni tecniche e politiche. Lo insegnano imanuali di diritto costituzionale ed è anche un'indicazione di buon senso. E invece in Italia un percorso del genere è sostenuto dalle maggiori forze politiche parlamentari. Lo stato di salute della nostra democrazia, diciamolo pure, non fa che peggiorare.

Vittorio Agnoletto, Lorenzo Guadagnucci
autori de "L'eclisse della democrazia. Le verità nascoste del G8 2001 a Genova"
(Feltrinelli 2011) 


Uno dei tweet che girano in questo momento sul web recita:
De Gennaro nominato sottosegretario. A Monti è piaciuto il film Diaz.



Aggiornamento dell'11 marzo 2014.

Oggi ho trovato un filmato che illustra la presentazione che fece Vicari dopo la proiezione del film. Se si ha un'ora e mezza a disposizione merita sicuramente sentirlo.

)

3 commenti:

  1. Bisognerebbe avere il coraggio di guardare in faccia la realtà e non accettare passivamente i fatti come ci vengono raccontati vivendo una parvenza di libertà e democrazia che è solo apparenza.Però questi film sono convolgenti, troppo, non ce la farei a vederli, leggerne la storia si.

    Ti racconto un episodio molto piccolo in confronto a questi fatti ma forse abbastanza significativo per comprendere come esista un abuso di potere che sa di regime ai giorni nostri.
    Proprio ieri sera, seduta nel terrazzo di un bar assieme ad un gruppo di artisti cinquantenni, vicino a noi si trovavano un gruppo di ragazzi giovani. All'improvviso entra la polizia, li fa alzare, chiede loro i documenti ad uno ad uno con malo modo, perquisiscono. Una ragazza corre in bagno, non vuole uscire, piangente dice al titolare che ha della "maria" in tasca. Una signora del nostro gruppo si alza e dice:- perquisite noi no! Perchè non lo fate con noi!, il vostro è un abuso di potere, la vostra è arroganza!" E' nato uno scontro verbale di pensiero e si è parlato di regime e fascismo ancora troppo presenti nella nostra realtà occidentale.Dopo una lunga discussione protratta fino a tardi, dove alcuni di noi dicevano che forse sarebbe meglio scendere a compromessi, mentre la signora succitata diceva che invece bisogna seguire una propria linea etica e non transigere da essa, anche se il percorso è molto sofferto, ma l'unico che abbia senso e significato, il cui estremo potrebbe essere la prima storia da te indicata.

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  2. Ho aggiornato il post aggiungendo il filmato con il talk con Vicari dopo la proiezione del film. A mio parere merita di essere sentito.

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