Ho cominciato la settimana con un film molto duro: Hunger (una ottima recensione, che mi ha consigliato una mia amica, si può leggere qui).
Ed ero uscito dal cinema molto scosso.
Ieri sera è stato molto peggio: Diaz.
Per fortuna mia figlia non l'ha visto, perché se lo vedesse non saprei come spiegarle il comportamento dello Stato Italiano.
Dopo la proiezione il regista Vicari ha risposto per due ore in un incontro con la platea (seduta e in piedi) che affollava la sala. E la sua chiave di lettura è stata, se possibile, ancora più sconvolgente delle immagini e della storia raccontata. Tutta la storia è basata sugli atti pubblici del processo e così le varie scene che tanto mi hanno raccapricciato sono semplicemente tratte dal resoconto dei PM durante il processo. E, come per le vittime di strupro, quelli che sono sopravvissuti a quella mattanza non sono stati creduti da amici e conoscenti e familiari. E solo l'uscita del film ha permesso loro di dire ai loro cari: Vedete! Proprio questo è accaduto!
Uno spassionato consiglio ai 25 manzoniani lettori di questo blog: non perdetevi questo due film (magari vedeteli a maggiore distanza uno dall'altro di quanto abbia fatto io). Perchè la memoria non sia rimossa. Perchè ciò che è accaduto ad un singolo 40 anni fa nella mia città è continuato ad accadere ad un centinaio di persone nel 2001 a Genova e continua anche dopo. E domandatevi perchè possa accadere, perché non ci sia una rivolta di massa. Vicari ha dato la sua interpretazione che, come ho già detto, mi ha sconcertato.
Aggiornamento del 12 maggio.
Leggo ora sul Manifesto odierno questo articolo.
Il dottor Gianni De Gennaro è
stato nominato sottosegretario
alla presidenza del Consiglio,
nonché capo dell'Autorità
delegata per la sicurezza della Repubblica.
Un doppio ruolo inedito,
rilevantissimo e che premia
un personaggio del quale è impossibile
dimenticare, nelle tappe
di una lunga carriera, il ruolo
avuto durante il G8 di Genova
del 2001.
Il dottor De Gennaro era il capo
della polizia quando fu compiuta
«una violazione dei diritti
umani di proporzioni mai viste
in Europa nella storia più recente
» (parole di Amnesty International).
A lui fu inviata, dal dottor
Pippo Micalizio, inviato a Genova
per un'ispezione interna sul
blitz alla scuola Diaz, un rapporto
che consigliava di prendere
provvedimenti disciplinari per i
dirigenti più importanti che parteciparono
all'operazione; provvedimenti
che non furono presi.
Era il capo della polizia quando
venivano rinviati a giudizio
quegli stessi dirigenti, poi assolti
in primo grado, e nel frattempo
passati a ruoli gerarchicamente
ancora più importanti. Era invece
capo del Dipartimento che coordina
i servizi segreti quando
quei dirigenti sono stati condannati
in appello, senza dimettersi
né essere sospesi.
Era il capo della polizia quando
ha incontrato nel suo ufficio a
Roma l'ex questore di Genova,
Francesco Colucci, alla vigilia della
deposizione di quest'ultimo al
processo Diaz: fu un incontro teso
a trovare «la consonanza per
l'accertamento della verità», secondo
il dottor De Gennaro,
un'induzione alla falsa testimonianza
secondo i pm. Colucci è
oggi imputato per falsa testimonianza,
il dottor De Gennaro è
stato assolto in primo grado, condannato
in appello, poi la Cassazione
ha cancellato tutto, facendo
tirare un sospiro di sollievo al
diretto interessato e alle gerarchie
istituzionali e politiche.
Era il capo della polizia e poi il
capo del Dipartimento suddetto
negli undici anni che sono trascorsi,
senza che nessuno abbia
avuto la decenza di chiedere scusa
per le violazioni delle leggi e
dei diritti umani compiute alla
Diaz, a Bolzaneto e nelle strade
di Genova, violazioni che sono
ormai una verità storica.
Possiamo ben dire che il dottor
De Gennaro si è meritato il
posto di sottosegretario e Autorità
delegata per la sicurezza... Ma
c'è poco da scherzare, perché
questa nomina lancia un messaggio
sinistro. In una democrazia
parlamentare, attenta agli equilibri
fra poteri e alle funzioni di
controllo democratico sugli apparati,
non dovrebbe accadere
che un capo della polizia transiti
per il vertice dei servizi segreti e
approdi a un ruolo di governo
nello stesso ambito, assommando
funzioni tecniche e politiche.
Lo insegnano imanuali di diritto
costituzionale ed è anche un'indicazione
di buon senso. E invece
in Italia un percorso del genere
è sostenuto dalle maggiori forze
politiche parlamentari. Lo stato
di salute della nostra democrazia,
diciamolo pure, non fa che
peggiorare.
Vittorio Agnoletto, Lorenzo
Guadagnucci
autori de "L'eclisse
della democrazia. Le verità nascoste
del G8 2001 a Genova"
(Feltrinelli
2011)
Uno dei tweet che girano in questo momento sul web recita:
Uno dei tweet che girano in questo momento sul web recita:
De Gennaro nominato sottosegretario. A Monti è piaciuto il film Diaz.
Aggiornamento dell'11 marzo 2014.
Oggi ho trovato un filmato che illustra la presentazione che fece Vicari dopo la proiezione del film. Se si ha un'ora e mezza a disposizione merita sicuramente sentirlo.
)
Bisognerebbe avere il coraggio di guardare in faccia la realtà e non accettare passivamente i fatti come ci vengono raccontati vivendo una parvenza di libertà e democrazia che è solo apparenza.Però questi film sono convolgenti, troppo, non ce la farei a vederli, leggerne la storia si.
RispondiEliminaTi racconto un episodio molto piccolo in confronto a questi fatti ma forse abbastanza significativo per comprendere come esista un abuso di potere che sa di regime ai giorni nostri.
Proprio ieri sera, seduta nel terrazzo di un bar assieme ad un gruppo di artisti cinquantenni, vicino a noi si trovavano un gruppo di ragazzi giovani. All'improvviso entra la polizia, li fa alzare, chiede loro i documenti ad uno ad uno con malo modo, perquisiscono. Una ragazza corre in bagno, non vuole uscire, piangente dice al titolare che ha della "maria" in tasca. Una signora del nostro gruppo si alza e dice:- perquisite noi no! Perchè non lo fate con noi!, il vostro è un abuso di potere, la vostra è arroganza!" E' nato uno scontro verbale di pensiero e si è parlato di regime e fascismo ancora troppo presenti nella nostra realtà occidentale.Dopo una lunga discussione protratta fino a tardi, dove alcuni di noi dicevano che forse sarebbe meglio scendere a compromessi, mentre la signora succitata diceva che invece bisogna seguire una propria linea etica e non transigere da essa, anche se il percorso è molto sofferto, ma l'unico che abbia senso e significato, il cui estremo potrebbe essere la prima storia da te indicata.
pensi che quello è un film...
RispondiEliminaHo aggiornato il post aggiungendo il filmato con il talk con Vicari dopo la proiezione del film. A mio parere merita di essere sentito.
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