mercoledì 1 maggio 2013

Treno di notte per Lisbona

È il film più bello che ho visto negli ultimi mesi, nell'ultimo anno. Chi mi conosce sa che ho la mania di dare i voti e di misurare le cose, le esperienze, le letture, i film e altro. Ebbene questo film ha un 9 e ½ pieno. Non ha un 10 solo perché mi sono imposto di non dare mai il voto massimo, perché c'è sempre modi di migliorare e tendere ad una qualità superiore. Eppure forse questo film meritava il voto massimo.



Ho scoperto a posteriori che il film è tratto da un un libro che non ho letto. Sul web ho trovato questa recesione del romanzo. Non ho letto il romanzo, ma mi sento di consigliare sicuramente la visione del film. Senza se e senza ma.

4 commenti:

  1. Per poter accogliere l’inaspettato della gioia bisogna essere pronti anche ad attraversare quello del dolore e della paura. Nero vestiti, con il volto duro, gelidi e statuari, gli chiedono di suonare. Che cosa devo suonare? Suona per noi, suona la tua musica preferita. Così, lui si siede al piano e suona questo adagio e la dolcezza alla quale ci lasciamo andare è crudelmente in contrasto con ciò che accadrà di lì a poco. Un film bellissimo e commovente.
    http://www.youtube.com/watch?v=-TJGnlTgFys

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  2. A me piace anche moltissimo la colonna sonora del film. In particolare mi piace il refrain che si può ascoltare andando su http://www.nighttrain-film.com e mettendo in pausa il trailer che da lì partirà.

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  3. Leggo questa recensione piuttosto fredda: "Con Night train to Lisbon Bille August manca la sovrapposizione auspicabile tra contenuto ed espressione: desideroso di parlare di un episodio di rinnovata vitalità nell’esistenza di un uomo ormai maturo, realizza invece un film colpevolmente vecchio, nel quale pesano le metafore spiegate ad alta voce (di fronte al treno in partenza o nello studio oculistico) e il ruolo passivo del protagonista. Per passare dalla carta al cinema occorreva davvero il coraggio di prendere un altro treno" http://www.mymovies.it/film/2013/nighttraintolisbon/
    Interessante questa diversità di opinioni.

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  4. Ho sempre considerato un po’ morti in partenza i film che registrano un consenso unanime; in genere sono quelli che ci rassicurano sulla nostra buona coscienza. Un film se è bello smuove emozioni forti e dunque è normale che non piaccia a tutti. Del resto può succedere che rivedendo a distanza di tempo un film che ci era piaciuto non lo si apprezzi più allo stesso modo. Può capitare anche il contrario. A me è successo, per esempio, di provare fastidio per un film che toccava sentimenti molto profondi e delicati e anche una mia corda sensibile (parlava del mondo della disabilità psicofisica nel quale in passato ho lavorato) e giudicarlo malissimo; salvo poi andare a rivederlo dopo pochissimo tempo e trovarlo, invece, molto bello.

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