mercoledì 19 febbraio 2014

Silvia per Salvatore e Laura

Ieri sera ho ascoltato Salvatore Accardo e Laura Gorna (e l'Orchestra da Camera Italiana) al Verdi. Tra i vari pezzi proposti quello che mi è piaciuto di più è stato Capriccio a due scritto da Silvia Colasanti appositamente per Accardo e la Gorna. Non so nulla di musica (non ho avuto una educazione musicale di nessun tipo) e semplicemente riporto le sensazioni di piacevolezza che mi hanno toccato. A fine serata, uscendo da teatro, ho invece orecchiato che molti spettatori non avevano accolto piacevolmente quel pezzo, con sonorità decisamente diverse da quelle "classiche" cui forse erano abituati. Su youtube si trovano molte composizioni della Colasanti e si può ascoltare con le proprie orecchie questa musica non-classica.

1 commento:

  1. Sono d'accordo. Anche a me è piaciuto molto il brano di Silvia Colasanti. Purtroppo c'è un problema specifico, proprio in Italia, di diseducazione musicale. E' difficile andare oltre i primi del XX secolo nei programmi dei concerti, ma se una certa musica non viene ascoltata non può nemmeno venire capita e la conseguenza è che in questo paese si suona solo un secolo e mezzo di musica: da metà 700 a tutto 800. Armonie e dissonanze, però, non sono assolute, ma relative alle epoche e ciò che a noi oggi sembra armonico, perché il nostro orecchio ha familiarizzato con certi accostamenti sonori, un secolo fa, magari, risultava ostico, incomprensibile, inascoltabile. Negli ultimissimi anni qualcosa sta un pochino cambiando, sia per il barocco che per la musica contemporanea. Per fortuna.

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