lunedì 20 luglio 2015

Insane abitudini

Conoscevo l'insana abitudine degli amministratori della mia città di cambiare i sensi unici delle strade con una alta frequenza. In questi giorni ho invece scoperto un vezzo degli amministratori del mio supermercato sul rivoluzionare la distribuzione dei prodotti nel mio punto-vendita preferito. Da circa due settimane si dilettono nello spostare le cose dal loro abituale posto ad un altro. E fai appena in tempo a ricordarti il loro nuovo posto che poi subito dopo (ad esempio oggi rispetto a sabato) che te lo hanno già cambiato una altra volta. Insomma una spesa che di solito durava sì e no 10 minuti si trasforma in questi giorni in un'avventura che può durare anche intere mezz'ore. Le uniche merci che che non hanno ancora spostato sono la frutta-e-verdura e quelle legate a banchi fissi (murati!) lungo le pareti (cioè il pane, i salumi, il pesce e i surgelati). Per tutto il resto c'è solo il piacere della scoperta.

Nel mio peregrinare tra una corsia ed un'altra ho incontrato Alessio, un mio conoscente, e gli ho espresso le mie perplessità/incazzature al riguardo. Mi ha risposto che è una prassi comune dei supermercati variare la disposizione delle merci perché ciò obbliga i clienti a girare ovunque per cercare il loro prodotto (invece che dirigersi a colpo sicuro nelle corsie/scaffali di loro interesse) e ciò causa la "scoperta" e la voglia di provare altri prodotti e quindi aumenta le vendite. Ecchepalle!

1 commento:

  1. Si, è così, strategia di mercato. Come non sistemare più di nove articoli in un banco vendita di un panificio, non alternare i prodotti, devono essere posizionati verticalmente. Un gioco occhio-psiche che spinga all'acquisto.

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