mercoledì 18 novembre 2015

Guerra e (vecchia e nuova) Costituzione


L'attuale costituzione italiana afferma:

Articolo 79:
Le Camere deliberano lo stato di guerra e conferiscono al Governo i poteri necessari.

Articolo 78 comma 9:
[Il presidente della Repubblica] Ha il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere.


Nella nuova costituzione (in discussione il prossimo 20 novembre alla Camera dei Deputati) non sarebbero più le due Camere a deliberare lo stato di guerra, ma la sola Camera dei deputati. È come se il Senato non esistesse più per una decisione così grave.

3 commenti:

  1. Hai ragione. Aggiungo, uscendo un po' oltre il tuo tema, che vogliono indurci con il terrorismo mediatico (è equivalente o quasi, come effetti, all'altro), a pensare di essere in guerra. Il terrorismo esiste da quando esiste la storia; è un fattore endemico, a volte esercitato da un singolo folle (Utoya, 300 morti) a volte con il pretesto di religioni o ideologie. Si combatte non avendone paura, non con la guerra. Le dittature si costruiscono sempre sulla paura.

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  2. Si combatte non avendone paura e con azioni di pace reali e simboliche. In una piazza di Parigi un ragazzo musulmano si è bendato e con le braccia allargate e dei cartelli scritti posti ai suoi piedi si è messo in attesa e a disposizione di chi volesse abbracciarlo. https://www.youtube.com/watch?v=-8Ii69PBWfA

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    1. nell'istituto dove insegno ci sono alcune famiglie musulmane, direi parecchie, dato che conosco quasi tutti ho abbracciato diverse mamme... e tutte le ragazzine e i ragazzini che hanno permesso questo gesto. Una di loro da lunedì indossa il foulard, non in classe, perché , dice lei , qui mi sento in famiglia....

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