L'interprete principale e di richiamo era Cate Blanchett, ma a me invece è piaciuta tantissimo Rooney Mara. Longilinea, magrina, ma a suo modo decisa pur apparendo sottomessa, mi ha ricordato Amelie. E via via che il film scorreva sullo schermo mi sono venute in mente altre associazioni. Ad esempio quando entrambe viaggiavano in macchina verso ovest non ho potuto fare a meno di pensare a Thelma e Louise.
E poi ci sono state 5 o 6 scene quasi identiche, seppur diverse tra di loro: lei dietro un vetro o un finestrino su cui scendevano le gocce di pioggia. Un cliché?
Poi ovviamente c'è la storia, ma questa ormai tutti la conoscono. Invece la rappresentazione della storia è perfetta e merita la visione. Gli occhi innamorati. Le risposte sempre certe, senza nessun tentennamento. Una ottima rappresentazione dell'innamoramento.
Insomma un bel film.
Ho letto e condivido questa recensione: L’ordinarietà che sorprende.
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