mercoledì 21 ottobre 2009

Europa '51


Ieri sera avrei dovuto andare a fare la mia tradizionale ora di nuoto libero in piscina. Ma non c'avevo voglia. Così sono andato a cena nel mio solito "un posto per mangiare" e poi, visto che erano le 9 di sera e c'era uno spettacolo gratuito all'Arsenale, sono capitato per caso (non succede mai nulla per caso nell'universo!) a vedere un classico di Rossellini che ancora mi mancava: Europa '51.

Il film mi è piaciuto. Innanzitutto perché c'era una magnifica stupenda Ingrid Bergman. Ricordo ancora con piacere quanto era bella Isabella Rossellini quando partecipava la domenica pomeriggio all'Altra Domenica di Renzo Arbore. Ma sua madre è ancora più bella. E poi la storia mi ha toccato qualche corda perché ho confuso la protagonista e la sua supposta pazzia con una mia recente esperienza. E alla fine, forse, gli unici matti sono quelli rimasti fuori dal manicomio

Prima della proiezione del film c`è stata una bella presentazione di Adriano Aprà.

Le note qui sotto cono copiate dal sito dell'Arsenale. Se non fosse che ho già 7 libri sul comodino da leggere (di cui due già cominciati) mi sarei anche acquistato il libro citato qui sotto.



Nella primavera del 1969 a Pisa si è tenuto un convegno sul cinema di Roberto Rossellini, alla presenza dello stesso regista romano. “A quel dibattito, durato tre giorni, e coordinato da Gianni Menon e Adriano Aprà, presero parte studenti e giovani da tutta Italia, tra cui futuri registi, sceneggiatori, critici e direttori di festival. Ognuno portava con sé un bagaglio culturale e ideologico in formazione che permette di capire molto bene il fermento critico intorno al cinema italiano alla fine degli anni Sessanta. Soprattutto, di capire il ruolo enigmatico di un padre del cinema italiano, da più parti messo in discussione, come Rossellini.” (da Dibattito su Rossellini, nuova edizione a cura di Adriano Aprà, Edizioni Diabasis)

Il volume pubblicato all’epoca a cura di Gianni Menon - amico carissimo e socio fondatore dell’Arsenale - è stato per anni introvabile.
 
La nuova edizione del libro curata da Adriano Aprà viene presentata martedì 20 ottobre alle 17.30 alla Biblioteca Comunale di Pisa. Questa giornata rosselliniana si chiude con la proiezione del film Europa ’51, introdotto da Adriano Aprà (ingresso gratuito).

Europa ’51 è uno dei più controversi capolavori del regista romano, che all’uscita ha subito un linciaggio censorio e critico senza precedenti. Ingrid Bergman, santa e folle, decide di aiutare gli umili dopo il suicidio del figlio, oscillando tra Marx e Gesù, ed entrambi gli argomenti nel dopoguerra “erano una sorta di tabù intoccabile”, tanto meno potevano essere raccontati al cinema. Nessuno sembra aver ascoltato Rossellini che a proposito del film ha detto: “L’esperienza religiosa non l’ho mai avuta, dico la verità. (…) Non ho mai creduto, non ho mai avuto fede. Ho avuto, così, un momento molto drammatico nella mia vita quando ho perso un figlio che aveva nove anni. E allora, lì, logicamente mi sono posto delle domande. Mi sembra che per affrontare la morte c’è bisogno di una dose di eroismo gigantesco. Allora ho cercato disperatamente delle consolazioni. E dove lo trovi? Le trovi o nella realtà-realtà, cioè immaginare la vita come un fenomeno biologico di una precisione scientifica ecc., con tutte le sue coordinate; o nell’altro aspetto, che è tutto metafisico”.

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