venerdì 5 marzo 2010

Andando nella Città del Sale


Una decina di giorni fa ho acquistato, per la prima volta nella mia vita, due quadri.
Direttamente dall'autore.
Ero emozionato.
Lo scorso week-end, per economizzare, invece di passare da un corniciaio sono andato alla OBI e ho preso due cornici semplici ed economiche e domenica ho piantato un paio di chiodi e li ho appesi sulle ancora intonse pareti di casa mia.
Il primo, intitolato Andando (ma che io ho ribattezzato Carnevale), l'ho appeso in sala sopra il divano.
Il secondo, intitolato Città del Sale (dedicato a Tuzla e, in turco, Tuz significa sale), l'ho messo in camera da letto.
Poi ho aspettato la reazione delle fanciulle.
Che non è stata delle migliori.
"Ma babbo, scusa, l'autore è un tuo amico?"
"Sì, perché?"
"Non te l'avere a male, e non dirlo al tuo amico, ma quadri così siamo capaci di farli anche noi. Prendiamo dei colori e pasticciamo sulla carta."
"Ma quale dei due vi piace di più?"
"Quello della camera, è più regolare. Questo qui è solo un ammasso di colori."
"Invece a me, adesso che li guardo meglio, piace di più questo Carnevale, con i coriandoli e i palloncini scoppiati e le stelle filanti."
"Sì, ma allora quadri così li facciamo anche noi e poi li vendiamo e diventiamo ricche..."
Mi sono tornati in mente le impressioni di quando vidi per la prima volta alcune opere di Paul Klee a Firenze. Mi sembravano schizzi disegnati da un bimbo delle elementari.

Questi due quadri invece mi piacciono veramente tanto.
Per vederli bene venite a trovarmi o, se non potete farlo, cliccate sopra le immagini per vederli  un po' più grandi.








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