mercoledì 10 marzo 2010

Il cavallo di Troia

Durante la prima telefonata che le feci, si era all'inizio dell'estate scorsa, me ne parlò ZiaCassie. Non era facile da trovare. E forse ero anche poco motivato. Finché con la scusa della convalescenza a seguito dell'operazione di sabato scorso mi sono deciso: l'ho cercato su ebay, l'ho acquistato, mi è arrivato venerdì scorso e ieri ho terminato di leggerlo.



Scritto nel '38 da Morley e tradotto da Pavese nel '41.
È una rivisitazione della guerra di Troia ai giorni nostri.
E tra i vari personaggi ho trovato anche Zia Cassie, cioè Cassandra, figlia di Priamo, radicale e pacifista.
Ecuba: Cassie, su, smettila! Se ti accorgi che stai per avere una crisi, cerca di dominarti. non ai ricevimenti, almeno. Lord Pandaro, ci siamo proprio divertiti.

Cassandra ritorna in sè; e ora che i vecchi se ne sono andati, ecco una uova mandata di bevande e di discussioni su quel che bisognerà fare per divertirsi.
«Con Cassandra è inutile giocare agli indovinelli,» dice Enea; «lei sa già prima tutte le risposte.» «Si potrebbe giocare alle Sardine,» dice Deifobo (con l'occhio su Antigone), «purchè Cassandra faccia lei il morto.» «Giusto,» dice Elena (cui il gioco non dispiace), «così se anche diventa chiaroveggente, non importa. Saremo noi a darle la caccia.» Si fissano le norme: si spegneranno le luci, Cassandra ha due minuti per nascondersi, e tutti gli altri dovranno cercarla al buio...

[pagina 107]
«Con rispetto, è a questo che voglio venire,» continua Ettore. «Devo chiedervi se non è possibile porre dei limiti alla propaganda pacifista di Cassandra. Per assurda che possa sembrarci, finisce per avere un pessimo effetto sul nostro morale.»

[pagina 134]
Cassandra:
Sii felice, per loro.
Per lui Cressidra è stata la saggezza.
Gli diede la sua gioia più assoluta:
gl'insegnò come morda il desiderio
e come vinca, gl'insegnò il sorriso
necessario, il sorriso e la risata;
inconscia gl'insegnò a stringere il mondo
come l'amante la sua donna. Questa
la bontà e la visione in cui vinciamo.

[pagina 200]

L'edizione che ho acquistato è del '67 (allora 350 lire) ed è il n° 102 di una collana Garzanti in cui, tra gli altri, ho notato
n° 1, William Faulkner, La paga del soldato
n° 53, John Steinbeck, Pian della Tortilla
n° 57, Karen Blixen, La mia Africa
n° 59, Fred Hoyle, La nuvola nera
n° 75, Hermann Melville, Moby Dick
n° 81, Frank Kafka, La metamorfosi
n° 101, Curzio Malaparte, La pelle
Sono io che sto invecchiando? Oppure è vero che adesso non si pubblicano più simili opere in una collana tascabile? Ma esistono ancora le collane tascabili? Ma cosa legge la gente adesso?

Il maggior difetto di questo tomo è a sua età. Dopo 47 anni la colla della rilegatura è praticamente scomparsa e una volta aperto a 180 gradi le singole pagine hanno cominciato a staccarsi dal dorso...

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