venerdì 2 maggio 2014

Irving Penn



Dopo esattamente 30 anni son tornato a Palazzo Grassi. Nel luglio dell'84 fu per la grande mostra sulla Secessione Viennese, la scorso week-end invece per Irving Penn e finire in bellezza il fine-settimana dedicato alla fotografia. Come 30 anni fa son arrivato impreparato e Penn mi ha conquistato. È un fotografo da studio. Le sue foto sono perfette, preparate e studiate fin nei minimi dettagli. Insomma è l'antitesi di Robert Capa visto la fine dell'anno scorso a Villa Manin.

Il catalogo non era ancora in vendita e così non son riuscito a riprodurre in questo post la mia foto. Mi sono infatti visto al centro di una enorme parete che presentava una griglia di 9x3 ritratti. In attesa di ritrovare quel ritratto posto qui solo alcune delle foto che più mi hanno colpito (come al solito cursore sulle foto per info).

Tra le sue tante serie ce n'è una che riguarda i diversi lavoratori. Sembrano figurine in bianco e nero del Corriere dei Piccoli. Penn invitava le persone a presentarsi con i propri normali abiti da lavoro nel suo studio e poi le ritraeva. Nella mostra ce ne sono tantissime (dal carbonaio al lattivendolo, dal sommozzatore allo stagnino, dal portalettere al pompiere, etc..). Qui sotto ho voluto inserire il fotografo di strada, cioè l'antitesi dello stesso Penn.



Steinberg, nell'ultima foto, non si vede bene, ma di lui mi piacciono moltissimo le copertine su The NewYorker (questa la sua più famosa), alcune delle quali si possono vedere su un blog che le sta raccogliendo via via tutte.

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