martedì 7 aprile 2015

Corte Strasburgo condanna l'Italia: "Alla Diaz fu tortura"

Ma perché ce lo devono venire a dire gli altri?
Dov'è la politica?

Dicono che con l'età si diventi più saggi...
... ma quest'anno per la prima volta non andrò a votare.
Non ha più senso!

5 commenti:

  1. Non sono "gli altri". Il nostro paese aderisce alla Corte dei diritti dell'uomo di Strasburgo. L'aspetto inquietante è proprio questo. LItalia non è stata condannata solo per il reato di tortura, ma anche per non avere adeguato la propria legislazione prevedendo tale reato stesso. Ricordo anche, amaramente, che molti dei protagonisti, indagati non per tortura, dato che il reato da noi non era e non è contemplato, ma per altri reati correlati ai fatti di Genova, furono addirittura promossi. Uno per tutti, l'allora capo della polizia De Gennaro, indagato per induzione a falsa testimonianza e attualmente presidente di Finmeccanica, con incarico rinnovato nel 2014. Sempre lui nel nel 2007 era stato nominato capo di gabinetto del ministro dell’Interno Giuliano Amato e all’inizio del 2008 commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Campania. Noi come popolo siamo diventati una contraddizione vivente, senza identità e senza memoria. Però personalmente voterò sempre. Meglio scheda bianca, oppure la scelta di persone singole, che rinunciare a un diritto per il quale altri sono morti. Sarà perché sono donna e non dimentico quanto tardi alle donne è stato concesso di votare, nel nostro paese.

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  2. Sono gli altri perché la politica espressa dal parlamento italiano, eletto dagli italiani, non ha detto e fatto nulla.

    E perché la giustizia italiana giudica sul rispetto delle leggi e non del diritto. Ho scoperto (o, meglio, mi sono reso consciamente conto di una verità che già conoscevo) solo qualche giorno fa, quando per il mio compleanno mi sono regalato un libretto di 55 pagine, quale sia la differenza tra Ius e Lex.

    Il diritto, che è norma morale e principio dei legami sociali, deve restare il nostro faro, anche se poi ci sono le singole leggi, artificiali e mutevoli ad arbitrio dei governanti. Ma le leggi posso essere conformi all'alto bersaglio dei principi, o invece discostarsene perché influenzate da interessi privati e scelte politiche del momento; in tal caso, è nostro dovere disobbedire a una legge che contrasta con il diritto.

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  3. Su quello che scrivi nel commento, in particolare per il testo in corsivo su Ius e Lex, sono più che d'accordo. Volevo solo dire che la Corte di Strasburgo, che ci ha a buon motivo condannato, è un organismo del quale facciamo parte istituzionalmente. Siamo un popolo allo sbando ed esprimiamo tutto e il contrario di tutto.

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  4. non credo che la soluzione sia il non voto. Forse attualmente la soluzione sia proprio il voto...

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  5. Andrò sempre a votare perché i cattivi politici si augurano proprio che i cittadini smettano di votare. E poi sì, le donne hanno provato sulla loro pelle per troppi secoli cosa significa non avere diritto al voto.

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