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Di solito i premi festivalieri dei film servono a far conoscere le belle pellicole. Negli ultimi giorni sto invece sperimentando il contrario. Qualche giorno fa ho visto "La isla mínima". Stanotte invece ho riguardato per la seconda volta "
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"Il segreto dei suoi occhi" mi è piaciuto perché è un thriller ben congenato, perché parla di due storie d'amore, perché il protagonista mi ricorda una persona che conosco e perché, infine, ha un finale romanticone e aperto che mi fa sognare sull'amore incompreso nelle persone mature.
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E poi c'è la bella Soledad Villamil che quando nel film è truccata da anziana è ancora più bella. E ha un viso perfetto con la sua visibile imperfezione... quasi perfetta quanto la mia faccia.
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