La Corte Costituzionale ha ufficialmente dichiarato che chi siede in parlamento non ci rappresenta. Se avessimo un vero e serio presidente della repubblica non dovrebbe far altro che avvalersi immediatamente del potere che gli è offerto dal primo comma dell'articolo 88 della Costituzione.
«Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse.»
L'argomento del giorno, giustamente, è questo. Io, però, nel mio piccolo, non posso fare a meno di chiedermi: c'era davvero bisogno della Consulta per saperlo e per dirlo? E poi, dopo tutti questi anni! Certe consapevolezze non sono mai tecniche, ma politiche. Se le tubature di casa mia perdono chiamerò l'idraulico per aggiustare, ma non ho bisogno di lui per dichiarare che c'è acqua sui muri o nel pavimento: lo vedo, lo so. La mia amarezza è legata alla politica, al riflettere su cosa è diventata, sulla sua cecità e sordità, sulle sue sorti e mi chiedo se e come possa diventare o, per certi versi, persino tornare a essere, la nobile arte di autogovernarci, pur attraversando conflitti anche aspri. Non avrei mai creduto di dover rimpiangere persino un passato che all'epoca contestavo duramente.
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